Le nuove tecnologie CAD-CAM hanno portato a una vera rivoluzione in campo odontoiatrico ed odontotecnico in particolare. Oltre ai nuovi materiali, come lo zirconio, vengono anche proposti con questa tecnologia anche materiali più sperimentati come il titanio e il cromo cobalto; questo ultimo oltre che con la tecnica della fresatura viene anche lavorato col sistema laser sinterizzato, praticamente una costruzione per addizione di microscopiche sfere brasate-saldate da un laser numericamente guidato. Nella ricerca di un materiale che potesse sostituire il metallo prezioso, giunto ormai a quotazioni deliranti, almeno nell’esecuzione dei lavori di “routine” e che potesse mantenere le caratteristiche di precisione e affidabilità ormai consolidate nelle tecniche di fusione, la scelta di questo sistema ci sembrava economicamente e praticamente interessante. Il fatto di non dover cambiare ceramica e di poter sfruttare una esperienza di più di quarant’anni di ceramica su metallo non nobile e, non ultimo, la possibilità di reintervento sul pezzo con saldatura Laser e non, ci convinceva a provare. Le prime esperienze non furono esaltanti dal punto di vista della precisione, per il resto il risultato era ottimo.
Un buon risultato senza precisione non è un buon risultato! La situazione era frustrante. Siamo partiti dalla considerazione che ogni materiale ha le sue prerogative e non sempre queste coincidono col proprio tradizionale modo di lavorare e che molte volte è più saggio adattarsi alle caratteristiche della nuova tecnologia che tentare di adattarla alle nostre abitudini. Quindi riconsiderando il problema abbiamo riscontrato che i bordi in Laser-Sint presentano una “goccia” che non è un difetto ma una caratteristica di questa tecnologia. Sarà dunque impossibile trovare precisione in questa zona. La precisione, se c’è, sarà a monte di questa “goccia”, quindi la disposizione del bordo durante la scannerizzazione dovrà essere posta oltre la preparazione per permettere l’eliminazione della “goccia” stessa.