SONO UN PROFESSIONISTA IN ODONTOIATRIA

In ottemperanza con quanto previsto dalla normativa vigente, dichiaro sotto la mia responsabilità di essere un professionista del settore odontoiatrico e di essere pertanto autorizzato a prendere visione del contenuto presente in questo sito internet.

SONO UN OPERATORE DELL’INDUSTRIA MECCANICA

"Implantologia conservativa", utilizzo della ceramica integrale nella riabilitazione completa del settore frontale

Guiducci N., Marasca R., Malagnino V., Pappalardo A., Gobbi R., Pauly C.

Case Report
(.pdf - 307 KB)

Guiducci N.

Nato a Genova il 30 agosto 1978.
Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l'Università degli Studi di Genova.
Ha frequentato numerosi corsi di specializzazione e di perfezionamento clinico, tra i quali il corso annuale in Odontoiatria Conservativa del Dr. Lorenzo Vanini.
Autore di pubblicazioni riguardanti l’estetica e la conservativa.
Relatore a congressi su tematiche riguardanti l'odontoiatria adesiva.
Si dedica in particolare all'odontoiatria estetica con un occhio di riguardo a tutto ciò che concerne l'utilizzo dei materiali compositi.
Esercita la libera professione presso il proprio studio in Genova.

Marasca R.

Malagnino V.

Professore Ordinario di Endodonzia presso l'Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti;
Past-President S.I.E. (Società Italiana di Endodonzia). Past-President S.I.D.O.C. (Società Italiana di Odontoiatria Conservatrice);
Membro d’onore della Società Francese di Endodonzia. Co-editor del “Giornale Italiano di Conservativa”;
Autore di più di 100 pubblicazioni in campo endodontico, conferenziere in congressi nazionali ed internazionali;
Tra i primi al mondo ad adottare la strumentazione in Ni-Ti sia manuale che meccanica.

Pappalardo A.

Gobbi R.

Pauly C.

Laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l'Università degli Studi di Genova.
Ha frequentato numerosi corsi di specializzazione e di perfezionamento clinico.
Si dedica esclusivamente all’odontoiatria infantile ed all’ortodonzia secondo la filosofia bioprogressiva ideata dal Dr. Ricketts.
Esercita la libera professione presso il proprio studio in Genova.

NumeriUno, 12: 4-6, 2012

SCOPO DEL LAVORO

Valutare le proprietà strutturali della ceramica integrale sia per quanto riguarda la riabilitazione conservativa che per quella implantoprotesica, la ceramica integrale finora considerata un materiale altamente estetico ma scarsamente utilizzato per riabilitazioni su impianti.


INTRODUZIONE

La ceramica integrale è ormai ampliamente utilizzata per effettuare riabilitazioni protesiche ad altissimo valore estetico, può essere utilizzata per la realizzazione di corone, faccette e pilastri implanto protesici. Una delle caratteristiche che contraddistingue la ceramica integrale da quella tradizionale è che ci consente di effettuare la preparazione protesica a livello iuxta-gengivale evitando così il rischio di intravedere un’area scura a livello surculare. La ceramica integrale viene utilizzata anche per le realizzazioni di monconi su impianti con ottimi risultati anche per quanto riguarda la resistenza ai carichi masticatori. In questo caso clinico viene descritta la riabilitazione del settore frontale superiore con protesi integrale su impianti e faccette integrali su monconi naturali.


MATERIALI E METODI

Il caso clinico riguarda un paziente di sesso maschile di 48 anni con agenesie di 12, 22 e canini in posizione ectopica.
Il paziente si presenta motivato e desideroso di risolvere sia esteticamente che funzionalmente la propria situazione, viene così proposta una terapia ortodontica al fine di creare lo spazio sufficiente all’inserimento di due impianti Premium in posizione 13 e 23, viene anche proposto di eseguire faccette su 11 e 21, faccette sui due canini “trasformandoli” in laterali ed eseguire sugli impianti due ceramiche integrali con moncone protesico integrale per riottenere i due canini, al fine di riabilitare l’estetica del settore frontale. Il paziente soddisfatto del programma decide di iniziare subito la riabilitazione partendo ovviamente da una seduta d’igiene professionale, istruzioni per il mantenimento e motivazione. Al controllo successivo appare ben tenuto da un punto di vista di igiene orale e motivato, si decide così di dar via alla terapia ortodontica.
Viene eseguito il tracciato cefalometrico per avere una visione completa della tipologia scheletrica brachifacciale e controllare i valori cefalometrici. Dopo l’estrazione dell’elemento n.63 è stato eseguito un trattamento ortodontico fisso in tecnica Ricketts, usando molle a leggera compressione per creare lo spazio necessario per l’inserimento degli impianti. Successivamente si sono inseriti due impianti Premium (Sweden & Martina) 3,30 x 100 ed attesa la loro integrazione.
Durante il periodo di osteointegrazione l’apparecchio ortodontico funge da mantenitore di spazio. Terminato il periodo di osteointegrazione è stato rimosso l’apparecchio ortodontico e sono stati preparati i quattro elementi anteriori, viene poi eseguita la presa dell’impronta in contemporanea all’impronta su impianti tramite transfer per tecnica “aperta”e cucchiaio individuale forato.
Per una maggior precisione la cera d’articolazione viene registrata tramite Arco Facciale.
Ad una settimana dall’impronta si è passati alla prova “grezza”delle quattro faccette ed alla prova dei due monconi integrali con le rispettive corone in ceramica integrale.
Ultimata la fase di laboratorio si è proceduto alla cementazione dei manufatti protesici tramite sistema integralmente adesivo.
Il caso ultimato soddisfa pienamente il paziente sia dal punto di vista estetico che funzionale.

RISULTATI

Grazie alla nostra “Implantologia Conservativa” il paziente viene completamente riabilitato con manufatti protesici privi di strutture metalliche, il nostro protocollo ha consentito la “trasformazione” conservativa degli elementi dentali mantenendoli vitali e privi di bordi metallici, inoltre i monconi implantari pressofusi in ceramica integrale con connessione in oro hanno reso l’emergenza protesica assolutamente mimetizzata tra i tessuti gengivali. Le aspettative del paziente sono assolutamente soddisfatte sia da un punto di vista estetico che funzionale.
Nei sei mesi successivi di follow-up gli elementi naturali e gli impianti non presentano problemi a livello delle mucose grazie anche al fatto che tutti gli elementi dentali sono separati tra loro e di conseguenza l’igiene è facilmente mantenibile, tuttavia si prevede una monitorizzazione dei tessuti parodontali anche grazie a sedute d’igiene professionali programmate.


CONCLUSIONI

Pur nei casi complessi e multidisciplinari è possibile riabilitare un intero settore su pilastri naturali ed implantari con metodica adesiva e priva di alcuna lega metallica, garantendo ottimi risultati estetici e funzionali.
Approfondimenti:
Implantologia a carico immediato

Iscriviti alla newsletter

Ricevi informazioni sui corsi
e sui nostri eventi

vuoi cambiare ambito?

Materiale informativo