SONO UN PROFESSIONISTA IN ODONTOIATRIA

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SONO UN OPERATORE DELL’INDUSTRIA MECCANICA

Due tecniche implantoprotesiche in sinergia come soluzione riabilitativa mascellare superiore in paziente anziano

Traverso G.

Traverso G.

Nasce ad Albisola Superiore il 6 maggio 1962. Si laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Genova. Nel secondo triennio degli studi frequenta la Divisione di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale S. Martino di Genova, dove una volta conseguiti i diplomi di laurea e l’abilitazione professionale, esercita l’attività di Medico Chirurgo interno della Divisione stessa, diretta dal prof. Franco Torrielli, Libero Docente in Chirurgia Maxillo-Facciale, per una durata complessiva di nove anni. Presta servizio militare come Ufficiale Medico Chirurgo della Marina Militare. Nel 1994 trascorre un periodo di perfezionamento in riabilitazione totale dell’edentulo ed uno successivo in tecniche avanzate di chirurgia implantare presso le Università di Ginevra e Berna, ai quali si aggiungono i continui e numerosissimi incontri di aggiornamento svolto in materia di disciplina implantologica, nel suo aspetto chirurgico (intra -ed extra-orale) e protesico. Master di I e II livello in Implantologia ed Implantoprotesi orale Università di Genova. Dal 1992 svolge attività libero-professionale chirurgica e odontoprotesica presso il proprio Studio in Savona ed alcuni Studi esterni. è autore di pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate e relatore a congressi nazionali ed internazionali. è Consulente Tecnico del Tribunale di Savona in materia di discipline odontoiatriche e di Chirurgia Maxillo-Facciale. Da oltre vent’anni rivolge particolare interesse verso l’implantologia orale (compresa l’attività di consulenza e ricerca), la protesi fissa e l’estetica dentale, dedicando inoltre una parte dell’attività ad aspetti didattico-scientifici come docente a corsi di chirurgia implantare ed implantoprotesi. Nei trienni 2003-2005 e 2006-2008 ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione Albo Odontoiatri dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Savona.

Numeri uno, 25: 10-11, 2016
Paziente B.L. di aa. 83, maschio, con in anamnesi patologica remota nulla di rilevante da segnalare eccetto una condizione di enfisema polmonare associato a fibrosi. Il paziente è portatore di protesi parziale mobile con ganci ad entrambe le arcate mascellari e di un impianto endosseo a vite in sede 1.4 installato 8 anni prima, non sottoposto a carico (fig. 01). La richiesta del paziente è stata quella di avere una dentatura fissa all’arcata superiore ed una protesi rimovibile estetica in quella inferiore. Fatte le opportune valutazioni cliniche, si è proposto un piano di trattamento che comprendesse, rispettivamente, una protesi tipo Toronto Bridge superiore supportata da 8 pilastri implantari, confezionata in titanio-composito, ed una Valplast inferiore con elementi di ritenzione sulla dentatura naturale presente. 
Sotto adeguata copertura farmacologica, in sede di intervento si è proceduto alla bonifica dell’arcata superiore, compresa la rimozione dell’impianto presente nel quadrante I e all’inserzione delle fixture programmate (figg. 02 e 03). 
Si sono posizionate bilateralmente quelle distali con una adeguata inclinazione (fig. 04) ai fini di estenderne l’utilizzo protesico in senso distale, mutuando il concetto “tilted implants”, in questo caso limitato a causa dei ridotti diametri ossei verticali in corrispondenza delle cavità sinusali bilateralmente (fatto dovuto ad una pneumatizzazione delle stesse, associata ad atrofia crestale di tipo orizzontale). Dove si è riscontrata una discrepanza oltre il millimetro tra diametro dell’impianto utilizzato e quello dell’alveolo estrattivo-chirurgico, si è provveduto a colmare il gap con innesto auto-eterologo. Le stesse zone sono poi state ricoperte con una membrana in collagene. 
Trascorsi quattro mesi, durante i quali il paziente ha usufruito di condizioni funzionali ed estetiche soddisfacenti grazie ad una protesi totale superiore opportunamente confezionata, si è proceduto alla scopertura dell’area di connessione degli impianti, posizionando adeguate transmucose per il condizionamento tissutale. 
Trascorse due settimane, si è passati al rilievo delle impronte con transfer avvitati (figg. 5 e 6) e a quello degli altri parametri protesici. 
Le sedute successive hanno compreso l’inserimento delle componenti P.A.D. su ogni singolo impianto, usufruendo dell’ausilio di una chiavetta di guida e verifica (figg. 8 e 9) e la prova di una sovrastruttura in titanio (in fig. 7 sul modello master) con tavolato occlusale in composito, valutandone passivazione, grado macroscopico di fitting e congruità intermascellare con già installata la protesi antagonista  (figg. 10 e 11). 
In figg. 12 e 13 è raffigurata la struttura terziaria in una sua fase di stratificazione e nel suo aspetto finale prima della consegna. Si è giunti così infine alla seduta di montaggio e consegna (figg. 17 e 18), dove si sono sigillati i canali protesici mediante teflon e composito (figg. 14, 15 e 16).
Approfondimenti:
Implantologia a carico immediato

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