SONO UN PROFESSIONISTA IN ODONTOIATRIA

In ottemperanza con quanto previsto dalla normativa vigente, dichiaro sotto la mia responsabilità di essere un professionista del settore odontoiatrico e di essere pertanto autorizzato a prendere visione del contenuto presente in questo sito internet.

SONO UN OPERATORE DELL’INDUSTRIA MECCANICA

Riabilitazione con impianto post-estrattivo immediato in zona estetica

Figliuzzi M., De Fazio R., Tiano R., Scordamaglia F., Fortunato L.

CASE REPORT
(.pdf - 395 KB)

Figliuzzi M.

Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria con 110 e lode presso la II Università di Roma Tor Vergata (tesi sulla Chirurgia Parodontale con il Professor M. Martignoni);
Specializzato in Chirurgia Orale presso l’Università “La Sapienza” di Roma;
Master di Parodontologia con il Prof. Odrich della New York University (USA);
Diploma in Clinical Periodontology nei corsi tenuti in Italia dalla scuola di Goteborg (Professor J. Linde);
Master Avanzato di Implantologia orale presso l’Università la Sapienza di Roma diretto dal Prof. Palattella;
Docente di II livello di implantologia presso i corsi della Escuela Superior di Barcellona;
Professore a contratto di Parodontologia II alla laurea specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria, presso l’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro, facoltà di Medicina e Chirurgia, Malattie odontostomatologiche;
Relatore di diversi congressi e autore di pubblicazioni su diverse riviste nazionali e internazionali.

De Fazio R.

Laurea nel 2012 in Odontoiatria e Protesi Dentaria con votazione 110/110 lode e menzione di merito e tesi sperimentale: “Relazione tra emodinamica macrovascolare e microvascolare valutata attraverso spettrofotometria nelle parodontopatie” in collaborazione con il CNR Canadese e il prof. Kan-Zhi Liu;
Dal 2009 frequentatore volontario del Reparto di Malattie Odontostomatologiche dell’Università degli studi Magna Grecia di Catanzaro diretto dal prof. Leonzio Fortunato. Dal 2012 in libera professione occupandosi di conservativa, endodonzia e pedodonzia. Collabora con il prof. M. Figliuzzi nella didattica di Parodontologia II presso la Facoltà di Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli studi Magna Grecia di Catanzaro;
Frequenta corsi post laurea in Italia ed è relatrice in diversi convegni nazionali;
È co-autrice di diverse pubblicazioni.Membro dell’AIOP.

Tiano R.

Laurea nel 2007 in Odontoiatria e Protesi Dentaria con votazione 110/110 e Tesi sperimentale, con frequenza di due anni presso il reparto di Chirurgia Maxillo Facciale del Policlinico universitario di Germaneto, riguardante l’aumento di creste alveolari atrofiche mediante tecnica split crest con il prof. M. Figliuzzi;
Dal 2005 svolge l’attività di frequentatore volontario del Reparto di Malattie Odontostomatologiche dell’Università degli studi Magna Grecia di Catanzaro diretto dal prof. Leonzio Fortunato;
Dal 2007 svolge la libera professione occupandosi di odontoiatria generale e in modo specialistico di parodontologia e chirurgia orale;
Dal 2008 è cultore della materia di Parodontologia II presso la Facolotà di Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli studi Magna Grecia di Catanzaro;
Frequenta corsi post laurea in Italia ed è relatrice in diversi convegni nazionali;
È co-autrice di diverse pubblicazioni.

Scordamaglia F.

Fortunato L.

NumeriUno, 17: 21-22, 2013
e dei dottori: Dott. Francesco Scordamaglia, Dott. Leonzio Fortunato.


CASO CLINICO

Una donna di 44 anni, non fumatrice, si presenta alla nostra attenzione con una frattura radicolare del 1.2; tale frattura è comunque evidenziata da un RX OPT (fig.1) ed RX endorale con tecnica parallela per valutare inoltre la possibilità di eseguire un impianto postestrattivo immediato. Dall’anamnesi medica non risultano malattie cardiovascolari, diabete, immunodeficienze, diatesi emorragiche e disordini del metabolismo osseo che possano inficiare l’osteointegrazione o essere una controindicazione all’inserimento di un impianto; dall’anamnesi odontoiatrica si evidenzia una storia di processi cariosi. L’esame obbiettivo del cavo orale oltre che confermare i sospetti anamnestici ci ha permesso di osservare un livello soddisfacente di banda di gengiva aderente. Alla visita clinica sono stati eseguiti dei sondaggi parodontali, che davano esito negativo. Viene così effettuata l’estrazione della radice dell’elemento 1.2. L’anestesia locale era eseguita con infiltrazione plessica di articaina con adrenalina 1:100.000 (Ubistesin, 3M Espe, U.S.A.). L’estrazione dell’elemento dentario è stata effettuata nel modo più conservativo possibile, facendo particolare attenzione a non ledere le pareti ossee alveolari, in particolare, la corticale vestibolare. A questo fine si è utilizzato il bisturi Beaver n. 64, come un sindesmotomo, per lussare la radice con l’ausilio di un martelletto chirurgico (fig.2-3). Questo ha garantito l’integrità dell’osso alveolare e le sue capacità riparative.
Nella stessa seduta è stato inserito un impianto Premium 4.25 x 11.5, di dimensioni congrue a quelle dell’alveolo post-estrattivo (fig.4), con superficie di tipo HRPS (High Roughness Plasma Spray, trattamento apicale degli impianti DES) Sweden & Martina (Italia) non sommerso e con una vite di guarigione lunga (fig.5). L’impianto, grazie alla sua capacità autofilettante, viene inserito nell’alveolo senza effettuare alcun fresaggio e, naturalmente, non viene sommerso. La parte rugosa è stata posizionata infraossea lasciando la parte liscia del colletto fuori, nel rispetto dell’ampiezza biologica, per dare attacco alle fibre connettivali. Inserito l’impianto, residuava un gap di circa 1,8 mm che veniva colmato con del collagene di tipo Gingistat (Italia). La sutura è stata effettuata mediante punti staccati ad ancoraggio sottoperiosteo (fig.6).
L’impianto è stato caricato protesicamente in modo precoce ed il follow-up è avvenuto mediante controlli clinici e radiografici a 15, 30, 90 giorni ed 1 e 2 anni. Il controllo clinico a 30 gg evidenzia una buona guarigione dei tessuti, con la formazione di un ottimo profilo di emergenza (fig.7-8). Il caso viene temporizzato a 30 gg con un provvisorio. Visione clinica ad 1 anno (fig.9a-b) e controllo Rx a 2 anni che mostra l’ottimo mantenimento del livello osseo crestale (fig.10).
Approfondimenti:
Implantologia a carico immediato

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